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| Scoperta necropoli Trecentole sepolture PORTUENSE. Non tutti i mali vengono per nuocere.Con un blitz notturno(avvenuto alla fine di marzo) la Guardia di Finanza ha arrestato due persone per detenzione illegale di materiale archeologico (una terza è fuggita), scoprendo un’antica necropoli sulla Portuense (in località Ponte Galeria), risalente al I-II secolo d.C. Tremila metri quadrati l’area complessiva dello scavo iniziato lo scorso marzo, che ha portato alla luce oltre 300sepolture e numerosi elementi di corredo, tra cui anche 70 monete, boccali e ollette in ceramica, lucerne, orecchini in oro e una collana che raccoglie amuleti di varia natura. «È la più vasta area finora documentata in questo tratto di città e in generale tra le più grandi scavate negli ultimi anni a Roma - ha spiegato Laura Cianfriglia,responsabile archeologico del XV Municipio - e doveva gravitare su un percorso stradale, oggi in parte ricalcato dal tratto iniziale di via della Muratella, che poi sfociava nella Via Portuensis». I resti sono stati rinvenuti in buono stato di conservazione,cosa che ha permesso agli archeologi di ipotizzare che si trattasse di umili lavoratori della vicina salina. L’esame radiografico ha evidenziato una rara malattia congenita in un individuo di trentacinque anni, curata in età infantile con un intervento chirurgico (la malattia gli aveva bloccato la mandibola, e al ragazzo furono asportati i quattro incisivi centrali) «L’aspetto prevalente - ha spiegato il soprintendente archeologico di Roma, Angelo Bottini- non è tanto il recupero di opere d’arte, ma la possibilità di conoscere la vita quotidiana di un piccolo campione di cittadini dell'impero dei livelli sociali più bassi».
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